Ma che colpa abbiamo noi



                                   

TRAMA:
Spiazzati dalla morte della decrepita psichiatra che li seguiva, gli otto partecipanti a una terapia di gruppo - ciascuno affetto da un disturbo diverso - cercano un sostituto. Verificata l’inadeguatezza delle alternative, tutti tranne uno decidono di continuare l’esperienza facendo ricorso all’autogestione. L’idea non si rivela felicissima, tanto che dopo qualche incontro il gruppo preferisce dividersi. Il suicidio della persona che aveva abbandonato l’analisi li farà rincontrare convincendoli a trascorrere un week-end insieme: la ritrovata intimità darà frutti insperati, contribuendo per molti di loro a dare una svolta.
Ma che colpa abbiamo noi segna il ritorno sugli schermi di Verdone, che abbandona la vena facile degli ultimi film per tornare a quella più composita di Compagni di scuola o Maledetto il giorno che ti ho incontrato. Il risultato è un discreto film corale, con qualche banalità di troppo (forse a causa di una sceneggiatura scritta da troppe mani) ma anche momenti - come la scena iniziale - autenticamente spassosi. Notevole e ben assemblato il cast.

Nessun commento:

Posta un commento